La qualità della pittura di Daria Picardi non può essere misurata sulla sua notorietà, o sul suo curriculum, essendo artista che non ha avuto interesse ad esporre, ma sulla pittura stessa presente nelle sue tele di ieri e di oggi.

Per questa ragione, a una presentazione risulta avere caratteristiche immediatamente riscontrabili anche per lo spettatore o il critico, poiché ogni suo quadro dichiara non soltanto l’ascendenza alla pittura della cosiddetta scuola romana ( e a Carlo Socrate, di cui è stata allieva, in particolare), ma anche la sua peculiare interpretazione di un modo del “pittare” che ha conosciuto grandi artisti del’area romana.

Predilige la figura e il paesaggio dove eccelle non soltanto per la capacità tecnica, ma soprattutto per l’afflato lirico con cui Daria Picardi riesce ad esprimere un sentimento delicato di atmosfere colte con intelligenza ed esposte con una cura che fa trasparire una sorta di interpretazione filosofica del soggetto che vuole dipingere. Nel caso del paesaggio, l’impegno dell’artista riesce a sviluppare con raffinatezza atmosfere romane colte sia nel loro insieme che nei particolari.

                                                                            Natale Antonio Rossi,  2003

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